Mediterraneo
Introduzione
Il Mediterraneo, mare intercontinentale, bagna Europa, Africa e Asia. I Romani lo chiamavano "Mare Nostrum" e il termine deriva dal latino Mediterraneus (in mezzo alle terre). Le maree nel Mediterraneo sono limitate per lo scarso collegamento con l'oceano, mentre evaporazione e ridotto apporto di acque fluviali lo rendono in costante deficit idrico, compensato dall'Oceano Atlantico, che riversa nel Mediterraneo, attraverso lo Stretto di Gibilterra, oltre 36.000 km³ d'acqua l'anno. Questo apporto provoca forti correnti, favorendo la pulizia dei bassi fondali dello Stretto che, diversamente, si sarebbe chiuso. Il Mediterraneo è diviso in due bacini semichiusi. Il primo è il Mediterraneo occidentale, caratterizzato da piane abissali, bagna le Baleari e la Provenza e ha larghezza massima presso il Golfo del Leone e minima tra Genova e Tolone. Il mar Tirreno è il suo bacino più profondo: è praticamente chiuso e messo in comunicazione con i bacini adiacenti da pochi stretti passaggi. A nord, lo stretto di Bonifacio, a sud il canale di Sardegna, mentre il canale di Sicilia, dal fondale basso, lo mette in comunicazione con il Mediterraneo Orientale. Fanno parte del Mediterraneo orientale il Mar Ionio, il Mar Egeo, il Mare Adriatico, la cui parte settentrionale è dominata dal delta del Po. La profondità dell’alto Adriatico non supera i 75m, mentre la zona meridionale si superano i 1000 m. L’Adriatico si restringe in corrispondenza della Puglia, dove il canale d'Otranto lo separa dallo Ionio. Il Mar Ionio si estende dalla Libia fino alla Grecia e all'Italia meridionale e raggiunge la massima profondità nella fossa ellenica (5.093m). Il Mar Egeo conta oltre 200 isole, è collegato allo Ionio dal Golfo di Corinto (56 m) e da numerosi canali fra le isole di Rodi e Creta, dove raggiunge i 2.500m di profondità.