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Il Parco Nazionale di Komodo
Le isole dei varani
Il Parco Nazionale di Komodo è situato al centro dell'arcipelago indonesiano, fra le isole di Sumbawa e Flores. Il parco è stato istituito nel 1980, con lo scopo iniziale di proteggere quella specie animale unica che è il varano di Komodo (Varanus komodoensis) ed il suo habitat. Negli anni gli obbiettivi sono cambiati ed adesso il parco ha lo scopo di proteggere l'intera biodiversità, sia terrestre che marina, di questo angolo di indonesia. Nel 1986 il Parco è stato dichiarato è statao dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nonchè Riserva dell'Uomo e della Biosfera, a testimonianza dell'importanza biologica dell'area.
Il Parco include le tre isole maggiori di Komodo, Rinca e Padar e numerose altre isole più piccole descrivendo una supeficie, fra mare e terra, di 1817kmq (le proposte di estensione prevdono un allargamento dell'area a 2,321kmq). Oltre a costituire il territorio del Varano di Komodo, il parco offre rifugio ad altre specie animali uniche come il maleo dai piedi arancioni (Megapodius reinwardti), una specie endemica di ratto (Rattus rintjanus) e il cervo di Timor (Cervus timorensis), preda preferita dei varani. Il parco protegge anche i vari ambienti dell'area marina compresa: reef corallini, foreste di mangrovie, praterie sommerse, rilievi sommersi e soprattutto piccole baie riparate, pullulanti di vita marina. Questi habitat ospitano più di 1000 specie di pesci, 260 specie di corallo e 70 di spugne. Nel Parco Nazionale di Komodo sono inoltre ospitati dugong, squali, mante ed almeno 14 specie di balene, delfini e tartarughe marine.
Non mancano le minacce a questa biodiversità, rappresentate soprattutto dalla sempre maggiore pressione della popolazione (aumentata dell'800% negli ultimi 60 anni) sulle foreste e sulle risorse idriche. Inoltre la popolazione del cervo di Timor, principale fonte alimentare dei varani, appare in declino. Le pratiche di pesca distruttive (come la dinamite o il cianuro), che distruggono sia l'habitat (barriere coralline) che la risorsa stessa (pesci e invertebrati scorte) sono in riduzione, ma continuano ad essere praticate, soprattutto dai pescatori immigrati, i quali esercitano una notevole pressione sugli stock di aragoste, frutti di mare, cernie e Pesce Napoleone. In aumento le fonti di inquinamento, che possono rappresentare una grave minaccia per il futuro.